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Tavola Rotonda 3 febbraio 2019 - ore 10.00 - Cascina Roccafranca, via Rubino 45 ang. via Gaidano, Torino

Da sempre il seme è legato alla terra ed al territorio in cui cresce e si evolve. Altrettanto, almeno negli ultimi dodici mila anni, è legato anche agli individui che se ne cibano, che lo coltivano e che lo portano con se durante i loro spostamenti. Culture, abitudini, tradizioni, comunità sono cresciute e si sono modellate attorno al frutto dei semi, in un legame reciproco ed indissolubile. Chilometro zero, prodotti tradizionali, mercati di produzioni locali sono le parole oggi più ricorrenti che evocano quel legame.

Ma assieme alla valorizzazione delle produzioni locali e del territorio si corre il rischio di prestare il fianco ai vari localismi ed identitarismi che il territorio lo pensano come fatto di muri divisori e barriere? Che senso ha dunque per il mondo rurale lo sforzo per recuperare e di favorire l’adattamento in campo di vecchie varietà? La risposta può essere il valore assoluto che la biodiversità agricola ha insita nella sua evoluzione?

Ne abbiamo parlato nella tavola rotonda mattutina all’interno del programma dei Laboratori dei Saperi dell’ 8° edizione di "Una Babele di Semi" con il contributo di Luca Ferrero, Stefano Capello, Paola Migliorini, Giacomo Pettenati.

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